Terapia soppressiva con Valaciclovir nell’herpes genitale di stadio iniziale


La terapia soppressiva non è stata valutata durante il primo anno dalla contrazione dell’herpes genitale, il tempo di massima frequenza di riattivazione, con potenzialità di trasmissione ed impatto sulla qualità della vita.

Uno studio, compiuto da Ricercatori dell’University of Washington, a Seattle negli Stati Uniti, ha valutato l’efficacia della terapia soppressiva con Valaciclovir ( Talavir, Zelitrex ), iniziata entro i primi tre mesi dell’infezione.

Allo studio in doppio cieco, randomizzato e controllato di 1 g di Valaciclovir versus placebo per 6 mesi, hanno preso parte 119 pazienti.

E’ stata riscontrata la presenza del virus herpes simplex ( HSV ) di tipo 2 e di tipo 1 in 75 e 22 pazienti, rispettivamente.

In un’analisi intention-to-treat, i tassi annualizzati di ricorrenza sintomatica per Valaciclovir e placebo, rispettivamente sono stati in media di 1.7 e 3.4 episodi per anno ( P = 0.012 ).

Il tempo alla prima recidiva è stato in media di 80 giorni per Valaciclovir e 54 giorni per il placebo ( P = 0.001 ).

Le differenze a favore di Valaciclovir sono risultate superiori nei pazienti con infezione da HSV-2 confermata.

Il punteggio alla scala RGHQoL ( Recurrent Genital Herpes Quality of Life ) nei pazienti infettati con HSV-2 è aumentato in media di 11.9 punti per il Valaciclovir e 5.9 punti per il placebo ( P = 0.040 ).

Una terapia soppressiva precoce con Valaciclovir è in grado di ridurre gli episodi ricorrenti sintomatici, soprattutto nei pazienti con infezione da virus HSV-2.
La terapia con Valaciclovir è risultata associata ad una migliore qualità della vita correlata all’infezione. ( Xagena_2007 )

Handsfield HH et al, Sex Transm Dis 2007; 34: 339-343



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XagenaFarmaci_2007